Il nostro mandato apostolico è destinato alla Chiesa,
nella sua missione di salvezza dell’uomo,
nel suo intento di liberarlo e aiutarlo a realizzarsi sempre più come persona,
secondo il piano di Dio.
(dalle nostre Costituzioni, 45)
Il nostro carisma apostolico
La nostra appartenenza alla grande famiglia carmelitana ci sprona a meditare giorno e notte la legge del Signore e a fare della vita una preghiera incessante. Allo stesso tempo, abbina, senza temere contraddizioni, l’importanza del lavoro, cui lo stesso apostolo Paolo si è dedicato giorno e notte. L’attività dunque, oltre a educare il corpo all’obbedienza, non ostacola, anzi asseconda la contemplazione.
Le nostre Costituzioni danno rilievo all’origine contemplativa del nostro apostolato e alle sue radici nella vita di preghiera. Esse non dettano un programma per tendere alla comunione con Dio attraverso il servizio dell’uomo, ma, al contrario, affermano che possiamo servire l’uomo attraverso il nostro personale rapporto di amicizia con Dio e che questo rapporto è la misura della fecondità delle nostre opere.
Dall’intensità dell’esperienza che facciamo di Dio e delle cose di Dio nasce la capacità di trasmettere ai fratelli i valori che noi stesse cerchiamo di conquistare: la vita interiore come realtà da perseguire, alternativa alla vita dissipata che offre il mondo; lo spirito di orazione come possibilità dell’uomo di dialogare continuamente con Dio; l’amore alla Madonna, modello da imitare per raggiungere questi due valori.