Di Suor Miriam dello Spirito Santo

Il mese di ottobre con lo speciale titolo di mese missionario straordinario ci interpella e ci segna la strada da intraprendere all’inizio di questo nuovo anno pastorale.

Tutti siamo inviati perché abbiamo ricevuto la missione da Gesù stesso: “Come il Padre ha mandato me, così io mando voi” (Gv 20,21). Ogni cristiano è una missione in forza del proprio battesimo; in forza della fede ricevuta in dono ogni cristiano è parte della Chiesa di Cristo in missione nel mondo.

Papa Francesco nel suo messaggio per la giornata missionaria mondiale 2019, ci invita a ripensare “la nostra appartenenza filiale a Dio [che] non è mai un atto individuale ma sempre ecclesiale [poiché] dalla comunione con Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, nasce una vita nuova insieme a tanti fratelli e sorelle”. Anche la nostra Congregazione, in una prospettiva di sinodalità, fortemente voluta da Papa Francesco sin dal Convegno di Firenze, si immette in questo slancio missionario che vede tutta la Chiesa, comunione di cristiani, protagonista attraverso ogni cristiano secondo la propria vocazione, dell’annuncio che diventa missione: “Lo Spirito del Signore è sopra di me e mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai poveri” (Lc 4,18).

 

Tanti problemi di fede, di vita spirituale, di fatiche pastorali dipendono proporzionalmente da una vita battesimale svuotata, relegata alla sfera del formalismo rituale e privata dell’opera dello Spirito. La stessa opera missionaria rischia di essere limitata ad alcuni e per alcuni esperti in materia e settorializzata in opere di carità che si avvicinano più a opere sociali di aiuto e sostegno piuttosto che essere l’annuncio della salvezza rinnovatrice e ri-creatrice che Dio porta dentro all’umanità ferita e sofferente. Nella dinamica di un nuovo umanesimo è ancora il nostro Papa Francesco ad indicarci la via della rinascita e il possibile cambiamento: “Una chiesa in uscita”.

Seguendo il ritmo del cambiamento d’epoca, che fa vibrare di un’unica musica questi primi anni del nuovo millennio, anche noi consacrati vogliamo lasciarci nuovamente chiamare ad essere comunione e missione insieme ai nostri fratelli laici, ai nostri sacerdoti e come popolo di Dio possiamo lasciarci guidare da Cristo stesso e trasfigurarci in Lui per essere una missione profetica per il mondo.

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