Il rapporto con chi soffre non si riduce a un servizio solo professionale, ma è una prestazione ricca di amore, di sensibilità cristiana, di accoglienza, di interessamento, di capacità di ascolto e di comprensione.
Non guardiamo solo al corpo malato, ma alla persona completa, momentaneamente o permanentemente sradicata dalla sua realtà familiare e sociale. L’interessamento diretto attraverso il servizio infermieristico sovente crea il terreno
adatto all’accompagnamento spirituale. Nel rispetto dei sentimenti e delle ideologie di ciascuno, con intelligenza e discrezione cerchiamo di orientare la persona malata a Dio attraverso la proposta della preghiera silenziosa tipicamente
teresiana e l’accostamento ai Sacramenti.