Ci stiamo avvicinando al Natale
e la liturgia di questo tempo, l’atmosfera delle strade delle nostre città addobbate di luci colorate, la preparazione dei presepi, ci vogliono far “respirare” l’attesa di Gesù che viene tra noi, entra in punta di piede nella nostra vita, passa nella nostra quotidianità. Mi chiedo se riusciamo a cogliere in pienezza la profondità di questo evento o se continuiamo a vivere con indifferenza, facendo semplicemente scorrere il tempo guardando solo a ciò che ci manca, non andando oltre noi stessi e i nostri bisogni. Facciamo fatica a gioire, stupirci, cogliere il bello che c’è in noi e attorno a noi. Se continuiamo ad avere lo sguardo solo su ciò che non abbiamo, su quello che ci richiede maggiore impegno, su qualche rinuncia da fare….non saremo mai contenti. Pensiamo piuttosto a chi ha meno di noi e che quanto la vita ci richiede ogni giorno è per un bene maggiore, per un oltre che ancora non conosciamo, che tutto, se fatto con e per amore, può diventare servizio per il Signore che ci ama e ha donato la vita per noi. S. Giovanni della Croce scrive:” L’uomo non deve gioire di nulla se non di servire Dio, di procurare il suo onore e la sua gloria in ogni cosa”.
Suor Marianna di Gesù Amore Misericordioso, comunità di Roma
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