Sabato 30 gennaio la Scuola Regina Carmeli ha aperto le porte, anzi il portone, a tutti i genitori e amici di S. Maria C. V. e dintorni, per vivere un momento di festa, ormai come è tradizione da tre anni. L’open day ha preso il via sulle note di una canzone di Phil Collins, che ha coinvolto tutte le classi della primaria in una danza bellissima nel cortile della scuola, addobbato a festa dai genitori, con palloncini e cuori. Il tema, che ha fatto da leitmotiv è stata “la cura”, approfondimento che ha accompagnato i bambini anche nella settimana seguente.

Dopo una breve presentazione del nostro Istituto e della missione educativa che portiamo avanti, tutti i bambini hanno atteso i genitori nelle proprie classi, dando un assaggio delle varie attività che svolgono quotidianamente: italiano, inglese, musica, informatica, educazione motoria… Alla fine non poteva mancare il rinfresco e un piccolo pensiero, un segnalibro a forma di fiore, per ricordare la scuola in festa!

Ma l’open day, in realtà, ha inaugurato una settimana speciale.

Concluso il primo quadrimestre, il corpo docente si è concesso una “pausa didattica”, dedicando una settimana al tema della cura, nelle sue diverse declinazioni: dalla cura della natura, a quella di se stessi, degli altri, del proprio materiale scolastico, del galateo, fino ad arrivare a quella della propria scuola.

Il nostro intento era dare la possibilità agli alunni delle diverse classi, di uscire dalla propria aula e unirsi ad altri compagni, al fine di offrire occasioni di condivisione e solidarietà tra chi è più grande e chi è più piccolo, secondo il progetto dal titolo: “una classe grande come la scuola”. Per fare questo, le insegnanti hanno preso spunto dalla scuola estiva, dividendo i bambini in squadre: rossa, gialla, blu, arancione, verde e azzurra. La giornata iniziava tutti insieme in salone, con la preghiera, durante la quale si leggevano alcune frasi del “Laudato sii” che alla cura dedica tanta attenzione, e cantando e danzando l’inno “perchè la vostra gioia sia piena”, poi ognuno si dirigeva nella sua classe per un tempo di didattica fino alla merenda, quando si rimescolano le carte e i bambini si ritrovano per squadre, a svolgere i laboratori, uno diverso al giorno (pallavvolo, pittura, multimediale, giochi in scatola, mascherine, musica), poi in refettorio e nel gioco in tornei. Nel pomeriggio, si ritornava nella propria classe per lavorare sui diversi approfondimenti, i cui prodotti sono stati esposti e mostrati oggi, lunedì, alle altre classi.

I genitori hanno seguito con molto interesse l’iniziativa, notando il rinnovato entusiasmo dei loro figli a venire a scuola. Più di uno infatti ha detto: “maestra, mio figlio si è svegliato prima, questa settimana, per venire qui”. Le insegnanti, che certamente sono state impegnate a pieno ritmo, hanno costatato la ricchezza di far collaborare bambini di diversa età ad un progetto comune, sul tema della cura, oggi più che mai importante e necessario per costruire persone responsabili, attente agli altri.

sr Fernanda

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